E’ da un po’ che la nuova uscita de La scienza con i supereroi attende di essere segnalata agli iscritti alla newsletter della serie, ma sono rimasto indeciso se segnalare la nuova uscita a causa di una scoperta che mi ha fatto riflettere sulla mia presenza qui su substack e di cui vorrei discutere in questa uscita un po’ anti-convenzionale: i tracker.

I tracker, per dirla in termini semplici, sono un sistema di tracciamento delle attività dei lettori. Possiamo trovare vari livelli di tracker, ma tendenzialmente sono utilizzati per le statistiche. Il problema principale dei tracker di substack è che sembra sia impossibile anonimizzarli. O detto in altre parole io stesso potrei di principio andare a vedere nelle statistiche cosa, ciascun iscritto, ha coombinato con la newsletter che gli arriva nella casella di posta elettronica.

Ho verificato la faccenda nella parte statistica che ho a disposizione e sembra che, da quando la cosa è stata rilevata a substack, ora questa azione sia diventata impossibile (o quantomeno sufficientemente complicata da non essere così banale portarla a termine). A me personalmente gli unici dati che ritengo veramente importanti sono gli indirizzi e-mail degli iscritti, semplicemente perché se un domani, per un qualche motivo, dovessi modificare il sistema di invio della newsletter, sarebbe semplice poter inviare la stessa a coloro che si sono iscritti in precedenza.

La scoperta di questi tracker da parte mia arriva essenzialmente grazie all’anti-tracker che ho al momento installato su Firefox, che blocca i tracker di substack, segnalandoli come malevoli (o qualcosa del genere).

An image to describe post Un dubbio amletico

I tracker, infatti, sono qualcosa di più di semplici shortlink: i link che vengono messi nel post vengono sostituiti in maniera automatica dal sistema quando il post viene inviato come newsletter (la cosa non succede, invece, se si clicca dalla pagina web), quindi potete immaginare il colpo che mi è preso quando ho scoperto che dei link su cui metterei la mano sul fuoco hanno dato quel risultato.

C’ho pensato a lungo: il primo pensiero è stato quello di abbandonare substack, ma poi ho pensato che forse potevo fare il tentativo di affiancare al permalink cliccabile, anche un testo da copia-incollare nella barra, così da aggirare dall’interno il tracker. Forse non sarà bello da vedere, ma cercherò di rendere la soluzione il meno impattante possibile raccogliendo i permalink estesi nella parte finale della newsletter.

Ci leggiamo presto, quindi, con la prossima uscita della newsletter, questa volta veramente supereroica!

Sezione link:

(aggiungete l’https:// che ho tolto per evitare qualunque forma di auto-embedding della piattaforma)

Substack spies - saar.substack.com/p/substack-spies